donna ALFA uomo BETA

By Chica Mala

Oggi, leggo sul Corriere che la scrittrice Nicola Cairncross nel suo libro “the money gym:the ultimate wealth workout” ci “illumina” dicendo che più le donne si affermano nel lavoro, più fanno fatica a trovare un compagno.

O meglio, gli uomini, sempre secondo la scrittrice, quando tornano a casa dal lavoro non hanno voglia di trovare una compagna in competizione con loro ma una donna semplice, disposta ad ascoltarli e consolarli: insomma, una donna BETA contrapposta a un uomo ALFA.

Ma quando è la donna ad essere ALFA (tutta lavoro e responsabilità), o fa coppia con un uomo BETA (docile e accomodante) oppure quando torna a casa, deve togliersi gli abiti di grintosa e aggressiva business woman e vestire quelli della femmina sensuale tutta dedita al suo lui.

Vista in chiave quotidiana,  magari non siamo alla scalata dei vertici delle nostre azienze, ma dobbiamo comunque lottare quotidianamente per mantenere il nostro status a un certo livello (e dobbiamo faticare, in ambienti lavorativi prettamente maschili) e credo sia normale sviluppare competitività e alle volte una punta di aggressività.

E limititativo e anacronistico pensare, in un mondo di donne che lavorano, che possano arrivare a casa e oltre alle incombenze da brave massaie debbano ascoltare il loro uomo e le sue crisi giornaliere con il capo e i collaboratori, senza però poter fare altrettanto.

Io in attesa dell’uomo “ALFA-BETA”, ascolto gli amici che hanno bisogno di sfogarsi e godo del contrario e le mie paturnie quando sto a casa con il telefono staccato se le sciroppa il mio cane.