Molto rumore per nulla
riti, miti.. liturgie di abbordaggio metropolitano

Lo schema di una relazione

fuco

di Trippi  

o di un fallimento..

forse dovrei chiamarlo così, perchè è un argomento che tiro fuori dal cilindro in “certe occasioni”!

Piccola premessa

Ho passato un anno e mezzo da single, circondata da amiche single. 

Qualcosa di cui sparlare 

Gli uomini e i rapporti con loro erano spesso l’argomento di conversazione della serata! Potevi parlare della tua relazione in corso, di quella dell’amica, di quelle fallite di una, dell’altra e persino di quelle sentite dire!

Gli amici ti chiamavano in causa come sacro guru della singletudine per chiederti consigli su teoria e tecnica della relazione fallita.

Persuasi che consultandoti e facendo esattamente l’opposto di quanto avessi fatto tu sarebbero stati immuni. Dovevi ricordargli brutalmente che il fatto che avessero una relazione appena nata non li rendeva miracolosamente diversi da te, era un caso che era capitato e poteva ricapitare ancora: “E poi, che diamine, eri single fino all’altro ieri, rilassati!”.

La tesi

Ho sempre sostenuto che alla base del fallimento di una relazione le responsabilità siano di entrambi, ma per quanto possano essere imponderabili i torti dell’altro, sui tuoi non devi avere dubbi, sono prevedibilissimi (se non ci credi, e hai conservato rapporti civili, prova a chiedere ai tuoi ex).

Tendiamo a riprodurre dei comportamenti che sono schematici, ripetitivi e perchè no compulsivi. Nelle mie amiche ero perfettamente in grado di riconoscere lo schema, e conoscendo l’algoritmo sapevo quale sarebbe stata la prossima mossa. Ovviamente non potevi spiattellarglielo lì brutalmente, mentre si scioglievano in lacrime, senza offenderle o essere tacciata di poca stima, affetto e amicizia. Ma tu conoscevi la verità: facevano di tutto per essere piantate e quando l’uomo di turno, sfinito, finalmente lo faceva loro si scoprivano innamorate e iniziavano i sacri riti della riconquista. La mia frase tipica era: “Quanto vorrei vedere altrettanto lucidamente il mio schema!”.

La verità

ape regina

La verità è che quando sei single, se lasci passare troppo tempo, ti viene l’allergia all’idea di qualcuno che ti sciabatta per casa, che apre il tuo frigo, che occupa il tuo spazio e il tuo tempo. Ecco perchè è dura la prima fase e vorresti centellinargli non dico le uscite o gli incontri, ma proprio l’ingresso a casa tua. Il numero delle pretese che hai nei confronti di un uomo poi, sono inversamente proporzionali alla voglia che hai di modificare i rituali che da brava ape regina eserciti nel tuo piccolo regno casalingo (lo so perchè sono un’esperta in materia!).

Professione: consulente in amore

Poi a poco a poco la relazione diventa stabile, e cominci pure a somigliargli un pochino, lui invece, ogni tanto esclama delle frasi che, sei sicura, può aver sentito solo da te.

Improvvisamente diventi la dott/prof/ing delle relazioni riuscite, il tuo telefono trilla a tutte le ore e ti chiedono la formula magica di una relazione che funziona o oracoli su quale sia il comportamento giusto da tenere con lui/lei/l’altro.

Ti sommergono di informazioni non richieste e di consigli che non ti senti ne in grado ne in condizioni di dare: “Ma, lo chiedete a me?! Che vi siete fumati? Ehiehiehi, ma se non sono capace di mandare avanti le MIE di relazioni senza darmi le botte sullo stomaco ogni 3×2 come si può pensare che sia in grado di gestire quelle degli altri?”.

4 Risposte to “Lo schema di una relazione”

  1. trippi: descrizione estremamente lucida! concordo e sottoscrivo.
    Ho un’amica che ha recentemente abbandonato lo status di single che crede di essere NIGELLA

  2. chi è nigella?

  3. venere… clicca sul nome, verrà fuori il suo sito ufficiale.
    è più o meno la martha stewart anglosassone

  4. eh l’avevo capito.. ma non posso cazzeggiare proprio tutto il giorno!! ;P


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